......ANDARE OLTRE A CIO' CHE VEDI...ANCHE SE PALPABILE, a volte la realtà è diversa...
lunedì 29 settembre 2008
Racconto, pensando alle prime esperienze Gay
Avevo 24 anni ed ero appassionato di nuoto, per inciso assolutamente etero.Un giorno si e uno no,le sere,uscendo dal lavoro,mi fermavo in piscina per allenamento con altri ragazzi che col tempo erano diventati amici. A settembre di quell’anno cominciò ad unirsi a noi Renato, un ragazzo molto timido ed introverso, stava sempre ai margini del gruppo. Per aiutarlo lo invitai a nuotare al mio fianco.In tal modo cominciai a conoscerlo. Dimostrava 14 anni ma in realtà ne aveva 18 e era militare nelle ferrovie volontario.Mi confidò di non avere mai avuto una ragazza e giustificava questo aspetto,per lui negativo,con la sua incapacità a dialogare con le ragazze.Mi spiegò che il loro comportamento lo infastidiva un poco, aveva repulsione per i seni grossi,le vagine aperte e rasate che compaiono nelle riviste porno lo disgustavano,l’idea di leccare la figa lo terrorizzava. Mi parve ovvio un giorno chiedergli se si sentisse attratto dagli uomini.Rispose che lui si trovava molto bene con le compagnie maschili ma non aveva mai pensato all'aspetto fisico.Mi confessò che si masturbava spesso e che si eccitava guardandosi allo specchio, completamente nudo e in posizioni alquanto lascive. Una sera rimanemmo a parlare fino a tardi negli spogliatoi fin quando tutti erano già usciti. Lui non faceva mai la doccia in piscina, mi confessò che si vergognava per il suo pene piccolo. Allora lo sfidai scherzando. E’ l’occasione buona per verificare se sei gay, vuoi fare il test? gli dissi. Lui parve spaventato e si preoccupò di non cadere in qualche trappola.Nessuna trappola, risposi, dobbiamo scoprire la tua vera natura. D’accordo , di te mi fido, so che non mi farai del male, ma che devo fare? Mi chiese?Penso che il primo passo sia che tu ti spogli completamente nudo. Lui sembrò titubante ma lo spronai dicendogli che in tutti i casi, per fare la doccia, avrebbe dovuto togliersi il costume.“Così non sei nudo, vuoi che ti aiuti?”“No, dammi solo un attimo”,si girò e fece scendere gli slip mostrandomi il suo bel culetto.“Adesso girati” gli ingiunsi in tono deciso,lui ubbidi ma mantenne le mani a coprire l’inguine.“Via le mani, per piacere” non ti devi vergognare,tra uomini... Allargò le braccia arrossendo, il suo pene non era piccolo come lui temeva ed era leggermente eretto.“Cosa desideri, in questo momento?” gli chiesi “devi lasciarti trasportare dal tuo istinto;vuoi che ti tocchi?,vuoi che mi spogli anch’io? Se lo desideri ti masturbo”Lui rimase esitante e poi con un filo di voce sussurrò “ Ho voglia di vedere il tuo cazzo”.OK, piccolo,vedi che cominci a sbloccarti” in un secondo rimasi anchio nudo di fronte a lui. Rimanemmo qualche istante uno di fronte all’altro increduli di ciò che stava succedendo. Vidi che i suoi occhi erano focalizzati sul mio membro e tale situazione cominciava ad eccitarlo perché il suo cazzo era già a mezz’asta.Vuoi toccarlo? chiesi ,lui non rispose,era come in trance,allora mi avvicinai e cominciai ad accarezzarlo,poi gli sfiorai i capezzoli e le labbra,gli presi il pene in mano, gli liberai la cappella facendo scendere il prepuzio e cominciai a fargli una sega. Sempre a voce bassissima disse “Mi piacerebbe tanto che me lo prendessi in bocca” Non chiedi mica poco ad uno come me” Non nascondo che l’atmosfera mi aveva eccitato e lui era carino come un efebo, aveva poco del maschio per cui mi inginocchiai di fronte a lui e cominciai a leccargli la cappella; non avevo mai fatto un pompino ma ne avevo ricevuti migliaia per cui non vi erano misteri da scoprire; gli leccai l’asta e poi lo misi in bocca accarezzandolo con la lingua. Dopo un minuto capii che stava per venire ma lo ritenni prematuro per cui allontanai la mia bocca dal suo cazzo.“Coma va,piccolo, tutto OK?” chiesi.Sì ,mi sorrise, posso farlo io a te ,un pompino,intendo” replicò.Certo, che puoi, anzi devi,io sarò etero ma succhiarti l’uccello mi ha fatto diventare il cazzo duro come il marmo. Io mi sedetti su una panca e lui si accovacciò tra le mie gambe, prese il mio cazzo con entrambe la mani e cominciò a leccarmi la cappella; capii che aveva voluto che fossi io il primo a spompinare perché si sentiva inesperto, ripetè infatti tutti i gesti che io avevo fatto ma con molto più garbo.Ad un tratto gli alzai la testa e gli dissi con determinazione: Non nascondiamoci dietro un dito, tu sei gay, dobbiamo stabilire se sei attivo o sei più propenso ad essere passivo.Che significa, scusa?”chiese.Significa che bisogna stabilire se ,d’ora in poi ,ti proporrai al tuo partner in un rapporto di parità o se prediligerai il ruolo di femmina” replicai.E come si fa a scoprirlo?Intervenne allarmato. Solo provando a fartelo mettere nel culo,risposi deciso.Tu sei matto, frignò spaventato, deve fare un male cane e tu hai un affare enorme.Andiamo per gradi non ti spaventare e vedrai che non sentirai alcun male, girati!Gli dissi. Il mio tono perentorio lo convinse e si mise alla pecorina appoggiandosi alla panca e mostrandomi il buco del culetto.Mi inumidii il dito medio e sputai un po’ di saliva sullo sfintere del suo glabro ano, introdussi il dito con decisione, lui fece solo un piccolo gemito;tenni il dito tutto dentro il suo culo e gli dissi“ se ti piace muoviti avanti ed indietro,se ti fa male lo levo.Lui non disse niente ma cominciò a muovere il bacino, prima lentamente e poi sempre più veloce, spingeva contro la mia mano perché voleva sentire il mio dito completamente dentro,capii allora che voleva di più per cui tolsi il dito ed avvicinai la mia cappella al suo culo e gli dissi.Prendi questo e poi non ne potrai più fare a meno,adesso ti spacco il culo,vuoi che entri? Piccola pausa e poi una risposta decisa “Sì voglio che mi spacchi il culo,ti prego dai infilalo dentro” Così entrai e poi fu lui a spingere violentemente contro il mio bacino gemendo come una cagna in calore,mentre lo inculavo lo masturbavo,lui sborrò molto rapidamente ma il suo piacere anale era superiore a quello del pene per cui continuò a godere per altri dieci minuti fino a quando non lo riempii con il mio di sperma. L’inculata gli aveva tolto tutte le inibizioni, toltosi il mio cazzo dal culo si girò e me lo prese in bocca e me lo leccò e mi disse “Sono stato bravo? Voglio essere la tua troia, voglio essere sodomizzato da tutti i maschioni della piscina, puoi mettere una parola buona?”
Dov’è finito Renato il ragazzino timido ed inesperto????
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