La primavera di Alessandro Filipepi detto il Botticelli è un’opera di natura allegorica vero e proprio tributo alla cultura umanistica e neoplatonica della corte fiorentina di Lorenzo il Magnifico, è difatti uno dei Medici Pier Francesco il committente.
Il titolo è stato attribuito grazie ad una descrizione del Vasari, mentre il significato non è ancora del tutto chiaro nonostante sia stato molto dibattuto. Il tema trattato riguarda la rinascita della natura ad opera d’amore e bellezza.
Nella Primavera il Botticelli ambienta questo momento originario nello spazio scenografico di un aranceto i cui alberi disposti a semicerchio cingono un gruppo di nove figure. Da destra identifichiamo Zefiro vento dell’Ovest che afferra Clori e con il soffio la rende feconda trasformandola in Flora generatrice di fiori e Dea della Primavera. Al centro la figura solenne di Venere conferisce equilibrio alla scena, mentre sopra di lei il figlio Cupido è impiegato a dardeggiare. A sinistra si svolge lenta e melodiosa una danza che tre Grazie intrecciano mentre Mercurio, con il caduceo, è intento a disperdere le nuvole.
Botticelli adotta linee morbide e flessuose donando ritmo armonico e dinamico alla composizione risolta in colori a tempera freschi e tenui. La primavera, dipinto di magistrale bellezza si trova alla
Galleria degli Uffizi di Firenze.
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