Pochi giorni fa vi abbiamo parlato del bacio gay che si sono scambiati due trentenni milanesi sulla spiaggia di Torre del Lago e dell’intervento del bagnino che li ha ammoniti a non farlo più perchè ci sono famiglie e bambini. E la tempesta di proteste, giustamente, si scatenò. Successivamente, anche il sindaco Luca Lunardini ha commentato la notizia:
“Qualsiasi episodio di omofobia deve essere censurato. Non sono ancora stato informato di quanto successo, ma è anche chiaro che esiste un bon ton che si deve avere in una spiaggia pubblica”
E quindi? Bisogna censurare l’omofobia ma allo stesso tempo seguire un bon ton che non prevede baci o slanci d’affetto omosessuale in una spiaggia dove ci sono mamma, papà e bambini? Nemmeno in vacanza, pagando, si può essere se stessi e scambiarsi un bacio? Si deve sempre usare questa “immagine inviolabile” della famiglia per sminuire o criticare un’azione gay? Oppure chissà, magari, il sindaco, parlando di “bon ton”, intendeva il bagnino che doveva essere “più delicato” nel dire ai duo di finirla di pomiciare? E l’uomo nel frattempo è stato trasferito: la decisione è avvenuta in seguito all’incontro tra il sindaco e il titolare della ‘Blu service’ di Lido di Camaiore, Pierluigi Teani.
Foto | Metro.co.uk
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