IN primis, insediamenti umani documentati con certezza risalgono al Neolitico (III millennio a.C.) e rivelano legami etnici e culturali tra i primi abitanti della Valle d’Aosta e quelli dell’attuale Vallese svizzero.Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano la continuità del popolamento nelle età del bronzo e del ferro.
Vi fu La penetrazione dei Celti, tra l’VIII e il V secolo, e la loro integrazione con gli indigeni diede origine alla popolazione dei Salassi, con i quali i Romani si scontrarono nel corso dei secoli II e I a.C., durante le campagne di espansione verso la Gallia e l’Elvezia.
Alla sottomissione dei Salassi, nel 25 a.C., portò alla fondazione della colonia di Augusta Prætoria (odierna Aosta/Aoste), di cui sussistono notevoli testimonianze monumentali, e alla costruzione delle strade dirette ai colli del Piccolo e del Gran San Bernardo. La progressiva cristianizzazione della regione è testimoniata a partire dal secolo IV; nel V secolo Aosta era sede vescovile.La Valle d’Aosta è una regione montuosa, dove si trovano rilievi che raggiungono altitudini assolutamente importanti e significative, ponendosi come un grande patrimonio naturalistico mondiale e come una straordinaria attrazione sia per gli amanti della natura che per gli appassionati delle scalate e dello sci nel periodo invernale.
Località famose come Pila, Courmayeur, Cervinia, Gressoney, Saint Vincent e tante altre più piccole località ma altrettanto belle, anzi forse più caratteristiche.
Le montagne più importanti della Valle d’Aosta sono:-Monte Cervino, a 4.478 mt.-Gran Paradiso, a 4061 mt.-Monte Rosa, a 4517 mt.-Monte Bianco, a 4810 mt.
E città ricca di testimonianze romane , castelli, monumenti , scavi archeologici ma guardando oltre, scovando i posti giusti , si possono fare tanti bei ed interessanti incontri in centro città e nei laghetti limitrofi e anche in montagna se avete fiuto.
AO, dimenticavo, nella prima settimana di settembre c'è la festa della valle di Aosta dove ci sarà di tutto e di più e che si concluderà con concerto gratis, in piazza Chanoux, di Gianna Nannini, da non perdere.
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